Impegno politico

Questi ultimi giorni di politica tranese mi hanno fatto venire in mente due cose. La prima ruota intorno al malinteso che corre nel rapporto tra la coerenza ed il tradimento. Pare che “tradire” derivi da latino “tràdere” (dare, consegnare, mettere in mano) ed ha assunto la valenza negativa che, oggi, le diamo a causa dei comportamenti vili di chi consegnava nelle mani del nemico la bandiera o

la fortezza che aveva, invece, l’onore e l’onere di difendere. La coerenza, invece, riguarda la fedeltà a certi principi. Ora se uno è un traditore incallito, è di una coerenza sconcertante. L’altra cosa che mi veniva in mente, era l’amicizia che per un certo periodo della mia adolescenza mi ha legato a Nicola Marconi. Nicola è un tuffatore. Ha vinto diverse medaglie agli europei. Mi spiegava che per fare un tuffo ci vuole una preparazione maniacale. “Non c’è follia, è tutto calcolato al millesimo” mi disse. Ebbene, il combinato disposto di queste due cose (tradimento e tuffo) mi ha fatto venire in mente quanto disposto dal Sindaco Amedeo “Louganis” Bottaro. Il tuffo carpiato in avanti con avvitamento che è stato fatto, politicamente, è notevole. Essere riusciti a passare dalla giunte delle competenze, alla giunta delle “spettanze” è un numero che in Italia solo a Dibiase era riuscito e non confondetevi con l’ex assessore. La giunta composta da “persone oneste e soprattutto competenti” sarebbe servita, usando ancora le parole del Sindaco a perseguire “la strada della riconciliazione tra la politica e la cittadinanza”. Ed invece, quella cittadinanza, su quei principi è stata tradita. Ma non basta perché il coefficiente di difficoltà del tuffo era davvero alto. Tra i nuovi prescelti come assessori figura persona (a cui va il mio più sincero in bocca al lupo vista l’amicizia di una vita), da sempre, vicina alla destra più radicale. D’altronde come il consigliere di cui è espressione, il padre del consigliere di cui è espressione, gli amici del consigliere di cui… “che al mercato mio padre comprò”. È, allora, come un tuffo stilisticamente perfetto s’è riusciti a tradire i propri intenti, gli ideali di mezza città, i colori di sempre. Che, poi, nei tradimenti a me, rispetto al tradito, hanno sempre fatto più tenerezza il traditore e chi “beneficia” del tradimento, perché mi sono sempre chiesto ma questi si fideranno mai l’uno dell’altro? Hanno mai pensato alla coerenza dei traditori?

L’unica promessa che non è stata tradita è quella di rompere con certe brutte abitudini del passato. Questa è stata l’unica davvero mantenuta. Nessun paragone, infatti, col passato. S’è riusciti a fare peggio, molto peggio e, ammettiamolo, non era affatto facile.

Luca Volpe

Tratto da TraniRonco http://www.tranironco.it/2016/04/08/vulpisinfundo-11/

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