
Il Gruppo Editoriale l’Espresso ha effettuato un monitoraggio della situazione del gioco in Italia. “Novantacinque miliardi di euro” si legge su Repubblica di oggi “È la cifra spesa nel 2016 dagli italiani nel gioco: gratta e vinci, lotterie, lotto, superenalotto, scommesse sportive, totocalcio, totogol, macchinette, ippica, bingo, gioco online. Ben oltre la metà di questi 95
miliardi, più di 49 miliardi, sono stati giocati su Awp e Vlt (acronimi di slot machine e video lottery). Il numero degli apparecchi attivi sul territorio è di oltre 400mila, così divisi: 354.905 slot e 54.262 vlt.
Quanto l'Italia sia invasa dalle slot machine e quale sia la spesa a testa degli italiani è oggetto delle analisi di questo lavoro d'inchiesta dei quotidiali locali Gedi e del Visual Lab in collaborazione con Dataninja. Incrociando i dati di popolazione (Istat), reddito (Mef) e raccolta gioco (Aams) è stato creato un database interrogabile in grado di mostrare dove e quanto si gioca in oltre 7mila comuni italiani”.
Il sito di Repubblica (www.Repubblica.it) offre la possibilità di analizzare i dati del proprio Comune.
Ebbene a Trani risulterebbe una spesa per il gioco pari a quasi 83 milioni da parte dei tranesi solo per il 2016. Una spesa pro capite, quindi, di 1.473 euro.
Una piaga che non può che riportare al fenomeno drammatico della ludopatia. In Italia la stima dei giocatori d’azzardo problematici varia dall’1,3% al 3,8% della popolazione generale, mentre la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (Ministero della Salute, 2012).
Sarebbe auspicabile quindi una sinergia proficua e costante di tutte le istituzioni per programmare una efficace lotta e contrastare una deriva che sta travolgendo, in modo trasversale, l’intera popolazione
Luca Volpe