Condannati per aver drogato e poi abusato sessualmente di una povera vittima. È il crescente e osceno fenomeno denominato “droga dello stupro”. La Corte di Cassazione ha
confermato pene durissime per imputati che avevano abusato sessualmente di una ragazza che aveva assunto un mix di droghe, tra l’altro, fornite dai suoi stessi aguzzini.Condannati per aver drogato e poi abusato sessualmente di una povera vittima. È il crescente e osceno fenomeno denominato “droga dello stupro”. La Corte di Cassazione ha confermato pene durissime per imputati che avevano abusato sessualmente di una ragazza che aveva assunto un mix di droghe, tra l’altro, fornite dai suoi stessi aguzzini.Gli imputati hanno tentato di dimostrare che la ragazza avesse assunto le droghe di sua spontanea volontà e che allo stesso tempo avesse, in qualche modo, prestato il consenso ai rapporti sessuali consumati a suo danno. La Corte di Cassazione ha dovuto, ancora una volta ribadire che “il delitto di violenza sessuale aggravato dall'abuso delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto si connota per il maggior disvalore attribuito alla condotta subdola di colui che abbia indotto o sfruttato situazioni che rendono la persona offesa particolarmente vulnerabile (Sez. 3, n. 38787 del 23/06/2015, P, Rv. 26469801); tale fattispecie aggravata non presuppone, pertanto, che l'ingestione di alcolici o l'assunzione di sostanze stupefacenti siano involontarie, cosicchè non è rinvenibile alcuna contraddizione nell'escludere ogni automatismo tra la volontaria assunzione di stupefacenti ed il consenso all'atto sessuale (Sez. 3, n.38059 del 11/07/2013, C, Rv. 25737401; per l'ipotesi di violenza sessuale compiuta ai danni di una persona addormentatasi a seguito dell'abuso di alcolici, Sez. 3, n. 1183 del 23/11/2011, dep.2012, E., Rv. 25180301)”.
Cass. pen. Sez. IV, Sent., (ud. 20-07-2018) 07-11-2018, n. 50305