Informazione giuridica

Hanno ottenuto una somma di oltre 45mila Euro di risarcimento dei danni due genitori che hanno chiesto “la condanna al risarcimento dei danni subiti dal figlio, all'epoca dei fatti frequentante la classe terza della Scuola media statale di Stignano, per effetto della condotta penalmente rilevante di un suo compagno di classe, N.S. che dapprima, nell'ottobre 2013, lo aveva minacciato con un coltello puntato all'addome e che nel mese seguente, precisamente in data 13 novembre 2013, con la complicità di un altro compagno di classe, approfittando dell'assenza del personale scolastico sia docente che non docente, nel corso dell'intervallo, lo aveva avvicinato nel corridoio dell'istituto e, spingendolo a forza nei bagni, lo aveva percosso ripetutamente a calci e pugni fino a procurargli un trauma contusivo alla regione temporo-mascellare sinistra, con presenza di edema ed escoriazioni giudicate guaribili in 8 giorni - secondo il referto del pronto soccorso”. Secondo il Tribunale “sorge a carico dell'istituto l'obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l'incolumità dell'allievo nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni e, quindi, di predisporre gli accorgimenti necessari affinché non venga arrecato danno agli alunni in relazione alle circostanze del caso concreto: da quelle ordinarie, tra le quali l'età degli alunni, che impone una vigilanza crescente con la diminuzione dell'età anagrafica; a quelle eccezionali, che implicano la prevedibilità di pericoli derivanti dalle cose ed a persone”.

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